L’Associazione Kayros Onlus nasce nel 2000 a Lambrate (Milano) per iniziativa di don Claudio Burgio e di persone e famiglie sensibili all’accoglienza di minori in difficoltà, segnalati dal Tribunale per i Minorenni, dai Servizi Sociali di riferimento e dalle forze dell’Ordine. L’Associazione opera nei settori dell’assistenza sociale, sociosanitaria e della beneficenza, mediante la creazione e gestione di comunità alloggio di dimensioni familiari e a conduzione familiare, per accogliere minori e giovani maggiorenni in stato di abbandono e di disagio soprattutto legato all’ambito familiare.
Il progetto ” Goal” prevede la realizzazione di allenamenti di calcio e partecipazione ai tornei per ragazzi fra gli 11 e i 25 anni della zona popolare del quartiere San Siro di Milano in stato di abbandono e di disagio, con una ricaduta anche sulle loro famiglie e una sensibilizzazione alla cittadinanza.
La Fondazione Per il Tuo Cuore ONLUS persegue finalità di interesse collettivo e di solidarietà sociale nonché finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale al fine di promuovere lo sviluppo della conoscenza umana nel settore medico-scientifico, in particolare nel campo cardiologico, attivandosi nella ricerca scientifica di particolare interesse sociale, nella istruzione e nella formazione.
Il Progetto “Modello di intelligenza Artificiale Clinica per predire il rischio di Fibrillazione Atriale nelle donne” consiste nello sviluppare un software di Intelligenza Artificiale a valenza clinica che consenta, grazie all’addestramento di reti neurali anche con dati multi-sorgente, di rilasciare uno o più KPI per predire il rischio di Fibrillazione Atriale nei soggetti di sesso femminile. Questo consentirebbe di monitorare dinamicamente le donne a rischio con interventi diagnostico – terapeutici appropriati.
La Fondazione Humanitas per la Ricerca sostiene ogni giorno più di 400 ricercatori provenienti da tutto il mondo che cercano insieme le risposte ai grandi interrogativi che derivano da patologie importanti come i tumori, le malattie immunologiche, cardiologiche, neurodegenerative, dell’apparato osteoarticolare oltre a Covid-19.
Impegnati con professionalità e passione, ispirati dalla direzione scientifica del Prof. Alberto Mantovani, senza fermarsi davanti agli ostacoli che caratterizzano tutti i percorsi di ricerca scientifica. Con tutti loro, si persegue ogni strada per trovare le soluzioni, consapevoli che dietro ogni diagnosi, prima di ogni cura, c’è la ricerca.
Elementi fondamentali per la Fondazione sono il lavoro in team multidisciplinari dove ingegneri informatici, statistici, data scientists e tecnici di altissimo livello uniscono i propri saperi per accelerare i risultati e vedere più avanti, oltre le strade che la ricerca scientifica ha già percorso; l’utilizzo di strumentazioni all’avanguardia e impiegare al meglio l’Intelligenza Artificiale e i Big Data per indagare i principi della vita nel modo più approfondito e accurato possibile.
Il progetto “Valutazione dell’efficacia del telemonitoraggio nel follow up dei pazienti soggetti a chirurgia toracica” intende confermare l’efficacia del telemonitoraggio mediante dispositivi multiparametro e televisite nella gestione post-operatoria domiciliare introducendo innovazioni tecnologiche a supporto delle cure e dei pazienti, potenziando il percorso assistenziale, riducendo il rischio infettivo e aumentando il rientro precoce alla normalità.
La Cooperativa Sociale Sportivamente opera dal 2004 per promuovere l’inclusione, in particolar modo nei confronti delle persone con disabilità, realizzando diverse attività sportive per tutte le età (dai 4 ai 60 anni) tra cui: atletica, bocce, bowling, nuoto, tennis, spinning, sci nordico, sci alpino e ciaspole. Inoltre propone programmi ludico-sportivi individualizzati per soddisfare ogni esigenza specifica. Da numerosi anni, l’associazione realizza progetti di inclusione scolastica nelle scuole dell’infanzia e primarie del territorio biellese.
Il progetto “InclusiONE” ha come obiettivo quello di promuovere l’inclusione nel gruppo classe delle scuole primarie in cui è presento almeno un bimbo/a con disabilità in un ambiente diverso da quello scolastico. Il percorso di 8 lezioni sarà proposto in acqua in modo da portare il gruppo classe al di fuori dell’aula scolastica e promuovere nuovi metodi di inclusione attraverso la realizzazione di differenti giochi ludico-motori. Il bisogno principale a cui il progetto intende rispondere è quello di abbattere gli stereotipi e la discriminazione nei confronti della disabilità utilizzando lo sport.
La Cooperativa Sociale Casa Ilaria Onlus è un’azienda agricola immessa nel settore dell’agricoltura biologica e sociale che concorre al benessere della comunità attraverso l’erogazione di servizi sociali a beneficio delle fasce deboli della popolazione; un luogo per la tutela della biodiversità e della “socio-diversità”.
Il progetto “Agri Social Food” è un progetto di Agricoltura Biologica e Sociale di formazione e inserimento occupazionalee lavorativo di persone con fragilità fisiche e psichiche impiegate in attività di ristorazione, coltivazione, trasformazione e vendita di prodotti biologici a Km Zero.
Con la devoluzione è stato possibile garantire l’avvicinamento al lavoro a 8 persone in condizione di svantaggio, in particolare giovani con disagio psichico, fisico e sociale, attraverso borse lavoro della durata di 7 mesi che, una volta concluse, possano condurre a una stabile contrattualizzazione presso la Cooperativa o presso altre realtà similari del territorio.
I ragazzi sono stati inseriti in percorsi pratici di formazione sul campo, in funzione delle diverse colture presenti, quali: orticoltura, seminativo, alberi da frutto, piccoli frutti, piante aromatiche. A seguito dell’attività agricola, e come supporto per l’attività di ristorazione, sono stati realizzati laboratori quali giardinaggio e coltivazione di piante ornamentali e aromatiche.
Per quanto riguarda l’attività di vendita, in ottica di inserimento lavorativo stabile futuro, i ragazzi sono stati impiegati, a rotazione, nella vendita dei prodotti agricoli presso i vicini mercati cittadini e in eventi di Street Food su un’Ape appositamente allestita ove si preparano aperitivi e altri cibi.
Grazie al progetto, i risultati effettivi nel breve termine dei beneficiari sono stati: l’acquisto di competenze lavorative, il miglioramento delle competenze relazionali, dell’autonomia personale e dell’autostima.
L’associazione CAI Torino nasce nella Torino circondata dalle Alpi ed è stata la culla del Club Alpino. Infatti, nell’ ottobre 1863, su impulso di Quintino Sella e Bartolomeo Gastaldi, fu fondato il Club Alpino Torino.
Nel corso della sua lunga e gloriosa Storia, la Sezione di Torino ha potuto contare fra i suoi Soci alcuni dei più forti alpinisti di tutti i tempi. Oggi, come un tempo, l’associazione CAI Torino ha per scopo di promuovere l’alpinismo in ogni sua manifestazione, la conoscenza e lo studio delle montagne, specie quelle del territorio in cui svolge l’attività sociale e la tutela del loro ambiente naturale.
Il progetto “La Montagna che aiuta” consiste nella realizzazione di 2/3 giornate di “montagnaterapia” dedicate a persone con disabilità che campeggeranno in aree protette e percorreranno percorsi agibili ai disabili nelle vicinanze di Torino.
L’obiettivo dell’esperienza è quello di sfruttare lo strumento terapeutico ed educativo della montagna nelle aree del disagio psichico, dell’emarginazione e della diversa abilità.
Lo scopo dell’Istituto Beata Vergine Addolorata (IBVA) è quello di assistere ed educare, integrando e supplendo all’opera delle famiglie, i minori provenienti da famiglie in difficoltà.
Il progetto “Abitare Solidale – Una casa per l’inclusione sociale” intende accompagnare verso l’autonomia abitativa e l’inclusione sociale nuclei familiari in situazione di emergenza abitativa attraverso l’accoglienza in mini appartamenti e la presa in carico di tutti i membri del nucleo familiare. A partire da una mappatura a 360° della situazione di fragilità, le educatrici formuleranno un progetto di affiancamento per genitori e figli.
Durante l’anno 2022 i 9 appartamenti del progetto “Abitare Solidale” hanno ospitato 10 nuclei familiari in emergenza abitativa. Le educatrici hanno lavorato intensamente con ciascuno di essi attraverso un meticoloso lavoro di relazione e mediazione educativa riuscendo a portarne 9 alla piena autonomia. Con la devoluzione è stato possibile garantire a questi nuclei familiari le utenze e gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria indispensabili per le abitazioni che li ospitavano.
Lo scopo dell’organizzazione è quello di raccogliere disponibilità materiali, spirituali, culturali, lavorative e di preghiera, a favore dello sviluppo e della solidarietà tra i popoli al fine della piena realizzazione dei diritti civili fondamentali dell’uomo e contro tutte le povertà, con priorità assoluta per quelle che si manifestano nei Paesi in via di sviluppo.
Il progetto “Mkiu Gravity Water project” concerne la realizzazione di un acquedotto a caduta per l’approvvigionamento di acqua sicura per il villaggio di Mkiu e per gli insediamenti circostanti del territorio – con un bacino di utenza di circa 5.000 persone. La adeguata, stabile, sostenibile disponibilità di acqua sicura per il consumo umano è il tassello fondamentale che sostiene e rilancia ogni altra iniziativa per il miglioramento delle opportunità e della qualità della vita della gente. La cattiva qualità dell’acqua è tuttora la principale causa di malattia – gastroenteriti, dissenteria, tifo… – e quindi sottosviluppo delle comunità.
Il progetto intende sviluppare un metodo e delle capacità di gestione sostenibile delle risorse idriche esistenti – sia in termini di economicità di gestione, che di efficiente uso dell’acqua.
La Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori – Associazione Provinciale Milano Monza Brianza APS è un’associazione nata nel 1948 con l’obiettivo di essere al servizio delle persone e del loro diritto a essere informate, aver accesso alle cure e vivere con dignità, anche nella malattia.
I pilastri della missione di LILT sono la prevenzione, diagnosi precoce e assistenza ai malati. L’associazione infatti promuove e realizza iniziative volte a far conoscere, potenziare e valorizzare la prevenzione, la diagnosi precoce e la ricerca in campo oncologico e risponde ai bisogni dei malati e delle loro famiglie, in condizioni economicamente disagiate, con concreti servizi di assistenza.
Il progetto “Corpo e mente – Art-lab: percorso di resilienza, nel nuovo Spazio Parentesi LILT” propone percorsi di riabilitazione con l’obiettivo di migliorare la qualità assistenziale e il clima terapeutico per i pazienti oncologici. Attraverso percorsi di informazione, attività ludiche, artistiche e di sensibilizzazione ai sani stili di vita, si vuole infatti favorire la resilienza del malato, incoraggiare la ricostruzione di relazioni e conoscenze.
Con la devoluzione sono stati realizzati: un programma artistico composto da corsi di manualità artistica, pittura, laboratorio di arte meditativa, un programma aggregativo e di approfondimento culturale, un programma motorio e di training sensoriale composto da corsi di pratiche meditative, risveglio muscolare, movimento posturale, yoga, coccole estetiche.
A.gen.d.a. è un’associazione di genitori con figli con disabilità di tipo diverso che organizza convegni informativi su temi riguardanti la disabilità, promuove azioni di sensibilizzazione e coinvolgimento delle istituzioni e dell’opinione pubblica verso le problematiche dell’handicap, fornisce supporto informativo su normative, agevolazioni fiscali e altro riguardanti la disabilità.
Il progetto “Un passo dopo l’altro – Esperimenti di autonomia abitativa” intende promuovere l’autonomia dei giovani disabili con ritardo mentale medio-lieve in ambito casalingo, stradale, di gestione del denaro e più in generale sociale, associandolo ad un progressivo distacco dalla famiglia in vista di una futura vita indipendente in realtà protette (casa-famiglia, gruppi appartamento) e per porre le basi ad un futuro “dopo di noi” meno traumatico.
Il progetto si è svolto nelle date: 14-16 ottobre, 11-13 novembre, 9-11 dicembre 2022 e ha coinvolto complessivamente 11 ragazzi. I periodi di residenzialità proposti sono stati diversi a seconda del gruppo a cui fanno parte i ragazzi: per il gruppo denominato “junior” i cinque partecipanti, che hanno da poco iniziato a frequentare il laboratorio di sviluppo dell’autonomia, sono stati proposti tre weekend mentre il gruppo “Senior” composto da ragazzi che frequentano il laboratorio da tempo ha avuto modo di fare l’esperienza di residenzialità su sei giorni. Per entrambi i gruppi la finalità è stata di sperimentare le competenze e le abilità acquisite in sede laboratoriale.