San Patrignano

Autosufficienza idrica in agricoltura. Intervento di manutenzione straordinaria volta al recupero della capacità di raccolta di acque meteoriche e di drenaggio per utilizzo irriguo del lago Montepirolo a servizio delle coltivazioni di vitigni e uliveti di proprietà della Cooperativa.
L’associazione promuove la formazione professionale e il reinserimento sociale e lavorativo delle persone che hanno ultimato il percorso riabilitativo dalla tossicodipendenza nella Comunità San Patrignano attraverso l’agricoltura e le attività di trasformazione dei prodotti agricoli.

Unicef

Giovani imprenditrici in Bangladesh. Per favorire un cambiamento comporta-mentale e sociale al fine di fermare i matrimoni precoci, da anni l’UNICEF promuove il programma conditional cash transfer erogando finanziamenti per le ragazze adolescenti tra i 15 e i 18 anni di 15.000 taka (circa 185 euro) per avviare o consolidare piccole attività imprenditoriali. Le ragazze, inoltre, entrano a far parte di club di adolescenti dove nel confronto con le loro pari si rendono protagoniste nelle decisioni che riguardano la loro vita, diventando altresì modelli per le loro comunità e per gli altri adolescenti.

Fondazione Hopen Onlus

La Fondazione Hopen Onlus promuove iniziative che in risposta ai bisogni delle persone affette da malattie genetiche rare – con specifico riferimento a quelle cosiddette “senza nome” – nonchè in favore delle loro famiglie, per ridurre, attenuare o eliminare del tutto le condizioni di debolezza, emarginazione, sofferenza, solitudine sociale in cui versano.

Progetto 2023, “Casa Hopen – Corso di Musicoterapia”: per il 2023 si intende proseguire il corso di musicoterapia già iniziato nel 2021 destinato a un gruppo di 10 ragazzi affetti da patologie caratterizzate da ritardo nello sviluppo psicomotorio. Le lezioni saranno tenute da un insegnante specializzato, con esperienza nella realizzazione di progetti dedicati a minori affetti da disabilità.

Progetto 2022, “Casa Hopen – Corso di Arte”: focalizzato sull’esperienza artistico-creativa, il corso ha tra i suoi principali obiettivi quello di realizzare un vero e proprio momento di integrazione ed inclusione sociale durante il quale i ragazzi affetti da malattie genetiche rare possano sperimentarsi nella relazione con l’altro e nell’espressione della propria emotività attraverso l’arte. Con la devoluzione è stato possibile mettere a disposizione dei ragazzi differenti materiali come matite colorate, colori a cera, pennarelli, pennelli e colori acrilici, DAS e creta per la realizzazione di progetti artistici che potessero ricondurre all’esperienza quotidiana.

Progetto 2021, “Casa Hopen – Corso di Musicoterapia”: il corso intende realizzare un vero e proprio momento di integrazione ed inclusione sociale durante il quale i ragazzi possano sperimentarsi nella relazione con l’altro e nell’espressione della propria emotività. Le attività previste dal programma, vedranno l’alternarsi di momenti di canto (in gruppo e singolo). Inoltre, i partecipanti impareranno a suonare specifici strumenti impiegati nella musicoterapia. Ogni partecipante verrà seguito da educatori specializzati e volontari, in un rapporto 1:1.
Casa Hopen ha reso possibile il raggiungimento di un grande traguardo: riempire il terribile vuoto post scolastico che ogni ragazzo affetto da disabilità di tipo psicomotorio si trova ad affrontare una volta terminata la scuola. Le attività di Casa Hopen si svolgono, infatti, durante tutto l’arco della giornata.
I partecipanti hanno la possibilità di frequentare con regolarità altri ragazzi, stabilire relazioni di amicizia e creare nuove occasioni di incontro.
Il progetto di musicoterapia è iniziato in modalità online per le restrizioni dovute al Covid. Nel mese di settembre Casa Hopen ha finalmente riaperto le porte riproponendo le attività in presenza.
Grazie alla musica, le persone affette da disabilità hanno la possibilità di esprimersi attraverso un nuovo linguaggio maggiormente “libero” ma, al tempo stesso, la pratica di esercizi guidati da un insegnate esperto, consente loro di imparare a rispettare regole specifiche. La gestione dell’autocontrollo non è infatti una cosa scontata per chi è portatore di una forma di disabilità (soprattutto psichica), ma è elemento di fondamentale importanza per la convivenza con gli altri e la socializzazione.

Progetto 2020, “Casa Hopen – Progetto Scultura”: il progetto, focalizzato sull’esperienza artistico-creativa, ha consentito ai ragazzi affetti da malattie genetiche rare di lavorare alla realizzazione di creazioni riconducibili al profilo dell’arte visiva, sperimentando se stessi nella pittura e rappresentando le proprie emozioni attraverso l’utilizzo dei colori e delle forme. I corsi, svolti interamente in modalità online a causa della pandemia, hanno rafforzato lo spirito di gruppo, il legame tra i ragazzi e donato ai genitori la possibilità di organizzare con profitto la routine quotidiana dei propri figli durante il difficile periodo dell’emergenza sanitaria.

Progetto 2018, “Casa Hopen – Centro unico per l’inclusione sociale”: il progetto intende strutturare, in modo permanente, un unico Centro che rappresenti un punto di ritrovo quotidiano, un grande spazio comune, nel quale i ragazzi con disabilità si incontrino, pratichino sport e si sperimentino in attività creative per sviluppare autonomia ed autostima.
Con la devoluzione è stato possibile allestire gli ambienti interni di Casa Hopen, in particolar modo la grande aula centrale, dedicata ai laboratori creativi ed ai momenti di pausa tra i corsi in programma per la giornata.

Progetto 2017, “Inserimento in contesti lavorativi”: il progetto si occupa di creare una cultura dell’indipendenza e dell’autonomia di persone con disabilità intellettive strutturando un approccio formativo finalizzato all’inserimento lavorativo dei ragazzi con malattie genetiche rare.
Con la devoluzioni è stato possibile formare persone con disabilità, monitorare i tutor sulle competenze acquisite e supportare il personale specializzato in affiancamento dedicato al percorso formativo.
Inoltre, sono state comprate divise, uniformi, materiale da lavoro ed è stata fornita assistenza tecnologica.

Una breccia nel muro

Un primo Centro “Facciamo breccia” venne aperto a Roma a febbraio del 2010 per bambini dai 18 mesi ai 6 anni di età. Grazie ai buoni risultati ottenuti, andati al di là delle migliori aspettative, venne fondata l’Associazione di volontariato “Una breccia nel muro” che subentrò alla Fondazione nella conduzione del progetto sull’autismo Ad oggi l’Associazione  si è presa cura di oltre 400 bambini, alcuni per più anni, migliorando la loro qualità di vita e restituendo serenità ad altrettante famiglie.

L’obiettivo dell’associazione è quello di prendersi cura dei bambini, degli adolescenti e, in prospettiva, degli adulti con autismo, mediante percorsi cognitivo-comportamentali, personalizzati e intensivi. Una Breccia nel Muro sostiene e forma le famiglie dal momento della diagnosi affinchè possano proseguire il trattamento per i loro figli nell’ambiente domestico; forma gli insegnanti e gli operatori scolastici per accogliere gli studenti con autismo nelle classi e consentire loro di apprendere e socializzare con i coetanei; favorisce l’inclusione delle persone con autismo; svolge attività di ricerca per migliorare i trattamenti e sottopone i risultati conseguiti alla valutazione della comunità scientifica internazionale.

Progetto 2017, 2018, 2019, 2023 “Sostegno a bambini e ragazzi con disabilità e loro famiglie”: il progetto si occupa di erogare un trattamento cognitivo-comportamentale intensivo per la durata di un anno a bambini fra i 18 mesi e i 12 anni di età affetti da sindrome dello spettro autistico, appartenenti a famiglie in situazioni di svantaggio economico e/o culturale. Includere nel trattamento le rispettive famiglie, formarle opportunamente attraverso interventi di parent training; prestare sostegno psicologico ai genitori e ai siblings (fratelli e sorelle più grandi o più piccoli).

I trattamenti si rifanno all’ABA-VB, Applied Behavior Analysis e Verbal Behavior e vengono erogati in rapporto di 1 a 1 fra bambino/a e terapista con intensità proporzionale alla gravità della sindrome.

Nel 2017 sono stati in terapia, presso il Centro “Facciamo breccia” di Salerno, 8 bambini.
La terapia è stata orientata all’acquisizione delle autonomie di base.

Nel 2018 e nel 2019 sono stati in terapia 6 bambini per ciascun anno. La terapia è stata orientata alla acquisizione delle autonomie di base. È stato svolto un corso di parent training in favore di alcune famiglie, che hanno assistito ai trattamenti in modo da poterli replicare in ambiente domestico.

Nel 2023 sono stati erogati trattamenti cognitivo-comportamentali presso i Centri “Facciamo Breccia” di Roma e Salerno, sono state svolte attività di parent training e di sostegno psicologico in favore delle famiglie. Con la devoluzione, sono state offerte in solidarietà 130 ore di trattamento ABA e 20 ore di supervisione presso il centro di Roma; 100 ore di trattamento ABA e 11 ore di supervisione presso il centro di Salerno. È stato inoltre realizzato un laboratorio di musica condotto da un maestro e coadiuvato da tre volontarie.

Associazione Bianca Garavaglia

Servizio di Oncologia Oculare. Creazione in Lombardia (Istituto Nazionale dei Tumori di Milano) di un centro per la cura del retinoblastoma e il melanoma uveale, attualmente presente solo a Losanna (CH). Il retinoblastoma è la neoplasia intraoculare più comune in età infantile e rappresenta circa il 3-4% di tutti i tumori maligni in età pediatrica.
I pazienti, bambini ma anche adulti, malati di retinoblastoma in Lombardia vengono inviata a Losanna, dove esistono varie possibilità terepautiche. Questo implica notevoli costi per la Regione perchè non solo il trattamento ma anche i controlli vengono poi continuati all’estero.

Arcobaleno ponte per l’Africa

L’associazione opera in Senegal in una comunità rurale che comprende 43 villaggi su una superficie di circa 20 km.

Il progetto sostenuto nel 2017 è una Unità di trasformazione di prodotti agricoli. Lavorazione delle arachidi per la produzione di olio di arachidi e burro di arachidi, alimenti base contro la malnutrizione infantile. Realizzazione di un’unità produttiva per la valorizzazione del prodotto locale, la sua valorizzazione commerciale, la capacità di automantenersi e quindi di svincolare la popolazione locale dagli aiuti stranieri, responsabilizzandola.

Il progetto sostenuto nel 2018 è Artigianato femminile in Senegal: valorizzazione dell’artigianato femminile ad integrazione della scuola di cucito con un laboratorio di tintura dei tessuti.

ANGSA Biella Onlus

ANGSA Biella (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) è una associazione di volontariato nata nel 2007 dall’esigenza di coordinare le risorse del territorio rispetto all’autismo e valorizzare le diverse esperienze provinciali e locali. Nel 2013 viene inaugurata la Casa per l’Autismo, centro privato nel Comune di Candelo, in cui operatori specializzati erogano attività educative a circa 30 fra bambini e ragazzi autistici.

ANGSA Biella opera sul territorio per sostenere e supportare le famiglie, promuovere la ricerca scientifica e la formazione degli operatori, tutelare i diritti civili a favore delle persone autistiche e con disturbi generalizzati dello sviluppo, affinché sia loro garantito il diritto inalienabile a una vita libera e tutelata, il più possibile indipendente, nel rispetto della loro dignità e del principio delle pari opportunità.

Progetto 2020, Progetto 2022, Progetto 2023 “Comunicazione, Autonomia, Apprendimento con l’approccio ABA”: l’iniziativa si propone di offrire percorsi psicoeducativi ad approccio ABA per la presa in carico di persone con disturbo dello spettro autistico. L’approccio ABA ( Applied Behavior Analysis – Analisi Applicata del comportamento), è una strategia di intervento educativo validato dalle Linee Guida Internazionali per il trattamento del disturbo dello spettro autistico e rappresenta uno dei modelli di intervento maggiormente riconosciuti ai fini scientifici. Con la devoluzione, ogni anno sono stati presi in carico 40 bambini e ragazzi di varie età con disturbo dello spettro autistico  per un periodo di 9 mesi, a cui sono stati proposti percorsi psico-educativi progettati e condotti da 13 operatori specializzati.

Progetto 2017, “Casa per l’autismo”: servizi educativi aggiornati, professionali, avanzati. Garantire la evoluzione delle metodologie di valutazione diagnostica e educativa al passo con le più recenti disposizioni sanitarie a livello nazionale e rispondere alle sollecitazioni delle famiglie per sempre più evoluti trattamenti.
Il progetto sostiene in particolare l’acquisto e applicazione di test Ados II, che permette la valutazione e diagnosi dei disturbi dello spettro autistico dai 12 mesi all’età adulta attraverso l’osservazione standardizzata del comportamento mediante l’uso di oggetti e codifica.

AIL Biella Fondazione Clelio Angelino

La fondazione biellese, che rappresenta l’Associazione piemontese contro le Leucemie e l’AIL nazionale nella provincia di Biella, ha come finalità interventi nel settore sanitario per migliorare l’assistenza e la cura dei malati emato-oncologici e per favorire l’attività di studio e di ricerca nel campo.

Con le devoluzioni viene sostenuto il servizio di Assistenza domiciliare per i pazienti emopatici. L’assistenza domiciliare fornisce al paziente, in una fase critica della malattia, tutto il supporto necessario senza costringerlo a lasciare il proprio domicilio ed evitando lunghi ricoveri ospedalieri. Offre: supporto trasfusionale, monitoraggio del paziente durante la terapia trasfusionale e pulizia/mantenimento dei sistemi venosi centrali (Biella).

Mission Bambini

Emergenza terremoto Centro Italia:una cucina per Cittareale. Cittareale è un Comune di 400 abitanti, a circa 20 km da Amatrice. Risulta tra le località maggiormente colpite dal terremoto del 24 agosto. Il progetto consiste nella realizzazione di un nuovo edificio in prefabbricato al cui interno verrà allestita una cucina industriale per poter offrire circa 100 pasti al giorno: 40 bambini della scuola dell’infanzia e primaria adiacente, 60 tra insegnanti e lavoratori di uffici installati nelle circostanze in seguito al terremoto (Comune, Poste, Ambulatori, uno SPRAR per 26 richiedenti asilo che già alloggiavano a Cittareale). La necessità di realizzare una cucina è dovuta anche al fatto che non vi sono al momento ristoratori in zona in grado di fornire i pasti per la scuola, in quanto tutti gravemente colpiti dal terremoto.

Associazione Impegnarsi Serve Onlus

L’associazione sostiene progetti di sviluppo accanto ai missionari della Consolata, operando al servizio dei più bisognosi in più parti del mondo. Nel dettaglio, il progetto sostenuto è “Dalla coca al cacao”, un progetto di auto-sostenibilità per la produzione e trasformazione del cacao presso le comunità contadine della regione del Bajo Rio Caguan, in Colombia, promosso dai Missionari della Consolata, dal Vicariato apostolico di S. Vicente e coordinato dal comitato di Cacaoteros de Remolino del Caguàn.