Associazione CasaOz Onlus

L’Associazione CasaOz ETS nasce nel 2005 da un gruppo di persone di Torino che hanno scelto di mettersi a disposizione delle famiglie in cui vi sia un bambino malato.

CasaOz si prefigge di accogliere e accompagnare i bambini e ragazzi che vivono la malattia, le loro famiglia e tutti coloro che stanno accanto a loro e li aiutano a migliorare la propria condizione: ogni bambino malato può giocare, imparare, fare i compiti seguito da educatori professionali e volontari e ritrovare una quotidianità che cura; chi assiste il proprio bambino in ospedale può riposarsi, fare una doccia, mangiare e prendere un caffè in compagnia; chi viene da lontano trova ospitalità nelle ResidenzeOz.

Il progetto 2023 “Molino di Cavoretto. Quotidianità che cura… e oltre” nasce dalla necessità dell’associazione di avere una nuova sede per accogliere e aiutare sempre più persone. Attraverso la riqualificazione urbana e ambientale il progetto ha come scopo il recupero dell’edificio e dello spazio circostante di Molino di Cavoretto, per creare un’area di interesse collettivo. Un rinnovato luogo in cui interagiscano soggetti differenti e, nella loro interazione, ritrovino e ricostruiscano strategie e azioni di recupero di benessere e crescita. Bambini e ragazzi con malattia e disabilità, adolescenti con disturbi neuropsichiatrici, persone che vivono nella comunità circostante, aziende e soggetti che vengono al Molino per la peculiarità delle attività che si svolgono e per la bellezza del luogo.

Il progetto 2016, 2017, 2018 “Creiamo contesti inclusivi” promuove l’inclusione sociale di minori e rispettive famiglie che vivono l’esperienza della malattia/disabilità sviluppando contesti inclusivi (in CasaOz /MagazziniOz/ territorio) e percorsi di autonomizzazione ampliando qualitativamente e quantitativamente la rete sul territorio.
Più in specifico i laboratori favoriscono: socializzazione, recupero dell’autostima, valorizzazione di risorse e potenzialità della persona, identificazione di modalità comunicative e di espressione.
I laboratori si inquadrano nella progettualità personalizzata definita dall’equipe educativa per ogni ospite.

Con le devoluzioni si sono tenuti circa 200 appuntamenti laboratoriali che hanno visto la partecipazione complessiva di 120 ragazzi e 20 adulti. Inoltre, le famiglie sono state coinvolte attivamente nella realizzazione di 11 cicli di laboratori inclusivi.

 

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Un commento

  1. Nel primo semestre del 2017 le attività hanno visto la partecipazione complessiva di 160 ragazzi e 30 adulti.
    La programmazione per il nuovo anno di attività (settembre 2017-giugno 2018) ha confermato i laboratori avviati ed ha arricchito l’offerta con il laboratorio di battito (ora Laboratorio di ritmi e danze) e un corso di italiano e informatica per genitori stranieri.
    I laboratori sono condotti da esperti nelle differenti discipline, affiancati dagli educatori e con il supporto di alcuni volontari. Ad oggi si sono tenuti oltre 250 appuntamenti laboratoriali.

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