Gomitolorosa Onlus

Gomitolorosa è la principale Associazione in Italia impegnata nel recupero e nella lavorazione della lana autoctona di scarto, per favorire un maggiore benessere mentale e fisico generato dal lavoro a maglia, per una nuova attenzione all’ambiente e per una ritrovata solidarietà sociale.

L’idea di Gomitolorosa nasce nel 2012 a Biella, città della lana, su proposta di Alberto Costa, medico e chirurgo oncologico riconosciuto a livello internazionale per il suo contributo all’avanzamento della cura dei tumori al seno, per le idee innovative nel campo della comunicazione scientifica e dell’insegnamento ai medici. Dal 2012 a oggi l’associazione ha recuperato 14.ooo kg di lana sucida altrimenti bruciata o abbandonata nei campi.

Il progetto “Il filo che unisce” intende unire la rete nazionale di Associazioni e Gruppi amatoriali di lavoro a maglia nell’attuazione degli obiettivi di solidarietà, benessere e attenzione all’ambiente. Attraverso la lavorazione della lana si produrranno manufatti utili alle classi deboli della società: pazienti, bambini, anziani, disabili, disagiati.
Con la devoluzione del 2021 è stato possibile recuperare la lana autoctona italiana abbandonata o bruciata nei campi perché ritenuta un rifiuto speciale e trasformarla in 10.000 gomitoli certificati. I gomitoli sono stati successivamente distribuiti su tutto il territorio nazionale. Tra questi, 2.500 gomitoli sono stati impiegati per la realizzazione di coperte destinate alla Canguro Terapia in segno di solidarietà ai genitori dei bimbi prematuri; oltre 2.500 sono stati distribuiti a pazienti oncologici per promuovere la lanaterapia presso gli ospedali; circa 5.000 sono stati utilizzati per realizzare manufatti destinati a campagne di sensibilizzazione sui tumori.

La devoluzione del 2022 ha permesso il recupero di 2.500 kg di lana sucida, ovvero lana appena tosata e sporca, trasformandola in 12.500 gomitoli certificati da destinare alla lanaterapia nei reparti oncologici, attività utile a recuperare l’equilibrio psico-fisico dei pazienti. Oltre al recupero della lana, è stato possibile  realizzare e donare oltre 1.000 sciarpe abbraccio alle persone che vivono in condizione di povertà nel nostro Paese portando un forte messaggio di incoraggiamento e solidarietà.

Nel 2023 è stato possibile recuperare 3000 kg di lana sucida in esubero, pari a 15.000 gomitoli di lana certificati, utilizzati per realizzare oltre 3.000 guanti arancio. I guanti sono stati distribuiti in occasione della Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla per portare solidarietà e vicinanza alle persone affette dalla malattia.

Fondazione Policlinico Gemelli

Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS

Progetto «Rete di accoglienza e gestione per i pazienti con malattie rare e multipatologia»: lo scopo dell’intervento è migliorare gli esiti di salute e la qualità della vita in bambini e adulti affetti da Malattie auto-infiammatorie e lisosomiali e sviluppare un programma di ricerca con mezzi innnovativi come l’esoma.

Il progetto si svolge al Centro delle Febbri Periodiche e malattie rare del Policlinico Gemelli di Roma, dove afferiscono diversi tipi di bambini e adulti con malattie febbrili rare di origine sconosciuta (prevalentemente autoinfiammatorie), e malattie lisosomiali. Vengono seguiti circa 450 pazienti. L’elemento comune di queste malattie è che tutti i pazienti hanno un coinvolgimento multiorgano, per cui sono gravati dalla necessità di tante visite iperspecialistiche.

La devoluzione ha consentito di fare un salto di qualità, con la possibilità di dare contratti a personale medico e biochimico che, con una mentalità interdipartimentale, ha consentito un miglioramento della qualità della vita del singolo paziente.

Associazione Vidas

L’Associazione Vidas ha per scopo l’attuazione di ogni forma di assistenza domiciliare e non domiciliare diretta ad alleviare il dolore e a migliorare la situazione ambientale dei sofferenti bisognosi.

Progetto 2021 – 2022 – 2023 “VIDAS e Sella SGR insieme per i piccoli pazienti assistiti a domicilio“: il progetto intende fornire assistenza a minori con patologie inguaribili e sostegno alle famiglie con cure pediatriche domiciliari. I minori vengono seguiti da un’équipe multidisciplinare specializzata in cure palliative che non solo garantisce la migliore qualità di vita possibile ai piccoli pazienti, ma anche alle loro famiglie, alleviando la sofferenza fisica, psicologica, emotiva e spirituale, dal momento della diagnosi e per tutto il corso della malattia.

Con la devoluzione, ogni anno è possibile garantire 150 giornate di assistenza domiciliare pediatrica e, nello specifico: interventi sociosanitari; reperibilità telefonica medico-infermieristica 24 ore al giorno; un’équipe pediatrica domiciliare formata da diverse figure, tra cui un medico, un infermiere, un assistente sociale, un logopedista, un operatore d’igiene, un fisioterapista, uno psicologo; visite d’urgenza diurne e notturne 7 giorni su 7; supporto relazionale e nei bisogni pratici, dentro e fuori casa, da parte di volontari; fornitura al domicilio di materiale sanitario e ausili per rendere la casa un luogo adatto alla cura.

Progetto 2020, “Sostegno ai piccoli pazienti ricoverati in Casa Sollievo Bimbi”: Casa Sollievo Bimbi nasce dalla necessità di offrire un luogo di sostegno e cura a bambini e adolescenti che soffrono di malattie inguaribili in fase avanzata. E’ la prima struttura destinata alle cure palliative pediatriche della Lombardia, tra le pochissime in Italia. La struttura , con i servizi di degenza e day hospice, completa il sistema integrato Vidas di cure palliative in età pediatrica che comprende l’assistenza domiciliare avviata dal 2015.
Con la devoluzione, è stato possibile sostenere tre piccoli pazienti ricoverati in Casa Sollievo Bimbi per un periodo di 10 giorni.

Progetto 2018, “Cure domiciliari gratuite per minori inguaribili”: assistenza completa e gratuita a minori con patologie inguaribili e sostegno alle loro famiglie grazie all’intervento dell’équipe multidisciplinare Vidas di cure palliative pediatriche domiciliari e con eventuali ricoveri nell’hospice Casa Vidas (Lombardia). Con la devoluzione, l’associazione ha fornito assistenza domiciliare a 7 minori con patologie inguaribili.

Domus Laetitiae Onlus

Domus Laetitiae Società Cooperativa Sociale di Solidarietà ONLUS

Progetto “Bottega dei Mestieri”: laboratorio occupazionale per persone con disabilità e vulnerabilità sociali che non riescono ad inserirsi all’interno del mercato del lavoro (anche protetto) nella provincia di Biella. Nello specifico Bottega coinvolge circa 40 persone con disabilità e fragilità sociali e circa una decina di persone adulte con disabilità conseguente a stroke, trauma cranico o malattie degenerative che hanno concluso il proprio percorso riabilitativo.

L’obiettivo principale è quello di sviluppare una microeconomia sostenibile attraverso la promozione di un’occupazione dignitosa del tempo mediante la valorizzazione delle competenze socio-professionali anche delle persone che non possono sostenere un contesto lavorativo in termini di profitto e produttività. Il progetto vuole tradurre in azioni i principi di welfare generativo in cui la persona che riceve aiuto si responsabilizza, diventando portatrice di competenze e abilità restituite al territorio.

Il servizio ha subito una chiusura da marzo a maggio 2020 a partire dal lockdown, durante il quale si è subito avviato un lavoro di riprogettazione degli interventi: sono state organizzate telefonate e videochiamate alle famiglie come sostegno per affrontare la nuova quotidianità, conversazioni di gruppo con supporto tecnologico e attività individuali per i bottegai.

In fase iniziale l’obiettivo del progetto era di aumentare l’utenza del 20 percento. L’emergenza COVID – 19 e le limitazioni dovute alle norme di prevenzione di diffusione del virus non hanno permesso, ad oggi, di aumentare l’utenza. Le azioni del progetto Bottega dei Mestieri si sono quindi concentrate sull’incentivare nuove attività e strategie educative, rivolte ai beneficiari già in carico, con l’obiettivo generale di migliorare la qualità della vita delle persone e delle loro famiglie alla luce dell’emergenza sanitaria e delle sue conseguenze a lungo termine.

Nel primo semestre 2022, le azioni del progetto Bottega dei Mestieri si sono concentrate sull’incentivare nuove attività e nuove collaborazioni, lasciandosi dietro due anni di pandemia complesse che hanno limitato non solo l’erogazione del servizio ma anche le relazioni modificando a volte modalità educative. Nello specifico si sono focalizzati su 3 azioni principali:

– ideazione e realizzazione di laboratori occupazionali in collaborazione con artigiani e realtà del territorio che mirano al miglioramento delle abilità e delle competenze dei destinatari;

– creazione di kit e prodotti artigianali realizzati dai destinatari e commissionati dalle realtà locali coinvolte con l’obiettivo di ampliare la rete di Bottega dei Mestieri sul territorio;

– coinvolgimento di giovani del territorio in attività di volontariato all’interno della Bottega dei Mestieri finalizzato a favorire una cultura dell’inclusione.

Il Porto dei Piccoli

Il Porto dei piccoli: mare, gioco e cultura per i bambini in ospedale

Portare il mare a tutti i bambini che affrontano la malattia perché attraverso il gioco possano ritrovare gioia e serenità, salpando insieme ogni giorno verso fantastiche avventure lontane dall’ospedale e dal luogo di degenza.

Questa è la mission del Porto di piccoli, associazione nata nel 2005 da un’idea di Gloria Camurati e che, partendo dall’istituto Giannina Gaslini di Genova, in 18 anni ha raggiunto tantissimi bambini in diverse regioni italiane, avviando collaborazioni con i principali centri pediatrici italiani.

Progetto 2021 – 2022 – 2023 “Sport@Home”: approvato dal Ministero dello Sport, il progetto nasce dal desiderio di migliorare le condizioni psico-fisiche dei bambini utilizzando lo sport, che ha un potere terapeutico importante sia dal punto di vista psicologico che fisico soprattutto per bambini che vivono in condizioni delicate dovute alla loro malattia. Grazie al progetto viene data l’opportunità di praticare un’attività ludico sportiva a distanza, ad un minimo di 100 beneficiari prestando particolare attenzione alle fragilità di ciascuno. Avviato a marzo 2021 in modalità online, oggi si svolge anche in presenza. Inoltre in collaborazione con Decathlon è stata realizzata una serie di video tutorial online per esercizi che possono essere eseguiti facilmente a casa e in poco tempo.

Progetto 2019 – 2020, “Family Care2”: progetto nato per portare supporto psicologico e psico-educativo a bambini in cura domiciliare che non hanno la possibilità di trascorre una vita nella “normalità”.
Seguendo un percorso di gioco e conoscenza, stimolante ed innovativo, bambini e genitori sono coinvolti da operatori specializzati in molteplici attività il cui scopo è far vivere il luogo “casa” non in chiave terapeutica ma con le connotazioni di affettività, svago e crescita che aveva prima della malattia.
Con la devoluzione sono state finanziate 5 borse di studio per la formazioni di nuovi operatori impegnati a garantire un servizio continuativo nelle pediatrie per bambini che necessitano di intervento a casa.
Dal 18 marzo 2020, a causa dell’emergenza COVID19, nonostante non sia possibile la presenza fisica degli operatori, Il Porto dei piccoli continua a fornire supporto ludico-pedagogico e didattico ai bambini e alle loro famiglie attraverso la comunicazione digitale.
Non solo, sono in via di realizzazione attività online anche con i bambini ricoverati in strutture ospedaliere.

Fondazione Azione contro la Fame Italia

Progetto 2022, “Prevenzione e gestione della malnutrizione acuta”: il progetto si concentra in 51 villaggi di Palghar, in India, un distretto particolarmente colpito dalla malnutrizione, con un intervento integrato a supporto della salute dei bambini sotto i 5 anni di età e delle donne incinte e in allattamento, con attività di cura e prevenzione della malnutrizione e di supporto alla sicurezza alimentare promuovendo orti comunitari gestiti da donne.

Progetto 2021, “Emergenza Covid-19 in India”: a causa della pandemia il progetto “Programma di Supporto Sociale e Nutrizionale ad Antananarivo, in Madagascar nel contesto post COVID-19” è stato convertito a supporto dell’Emergenza Covid-19 in India, a sostegno delle famiglie che assistono un malato Covid presso la propria abitazione.
Con la devoluzione sono stati distribuiti 800 Home Care Kit, che includono: mascherine, guanti, disinfettanti, termometro, sapone per il lavaggio delle mani, detersivo per gli abiti e per utensili.

Progetto 2018, “Supporto sociale e nutrizionale”: migliorare la sicurezza nutrizionale della popolazione attraverso un intervento multisettoriale in nutrizione, salute, pratiche di assistenza e supporto psicosociale attraverso il centro nutrizionale CASAN ad Antananarivo (Madagascar).

Il progetto finanziato da Sella SGR è parte di un più ampio intervento nel contesto urbano della capitale del Madagascar. Nel corso del 2018 è stato possibile curare dalla malnutrizione acuta e cronica 1500 bambini tra 6 e 59 mesi e 180 bambini al di sotto dei 2 anni. Inoltre, 600 coppie mamma-bambino e 350 genitori hanno ricevuto cure psico-sociali.

Fondazione Corti Onlus

La Fondazione Corti, fondata nel 1993 per volontà dei medici Piero Corti e Lucille Teasdale, ha come scopo il sostegno e l’assistenza del St. Mary’s Hospital Lacor, uno dei maggiori ospedali non profit dell’Africa Equatoriale situato a Gulu, nel nord dell’Uganda.

Grazie alla dedizione di Piero e Lucille, il Lacor, nato come piccolo ospedale missionario, è diventato una importante realtà di cura per una vastissima regione nel cuore dell’Africa, sfidando guerre, gravi epidemie, carenze strutturali, economiche e di personale.

L’obiettivo della Fondazione è quello di avere un ospedale accessibile a tutti, garantendo le migliori cure possibili al maggior numero di persone, in particolare a quelle più indigenti.

Il Progetto RBF (Result Based Financing) si basa su una verifica trimestrale di qualità e quantità dei servizi offerti.  L’approccio RBF ha dimostrato, negli ultimi anni, di essere un importante strumento di miglioramento per tutto il personale, dai medici agli inservienti.

Nei primi mesi del 2023 il team qualità dell’ospedale, guidato dal Dr. Emmanuel Ochola, Epidemiologo responsabile del progetto e Deputy Institutional Director dell’ospedale, ha condotto un importante attività di revisione delle checklist utilizzate per le verifiche di qualità e di preparazione delle checklist per l’estensione dell’RBF ai reparti di Chirurgia e Traumatologia.

I beneficiari delle cure pediatriche dell’ospedale sostenuti con l’importo devoluto per i primi 3 trimestri 2023 sono stati 336.

I beneficiari totali delle cure pediatriche dell’ospedale per tutto l’anno solare 2022 sono stati 61.406, di cui 1.796 sostenuti con l’importo devoluto.

I beneficiari totali delle cure pediatriche dell’ospedale per tutto l’anno solare 2019 sono stati 58.542, di cui 706 sostenuti con l’importo devoluto.

I beneficiari totali delle cure pediatriche dell’ospedale per tutto l’anno solare 2018 sono stati 51.844, di cui 1.919 sostenuti con l’importo devoluto.

I beneficiari del 2017 sostenuti con l’importo devoluto sono stati 672, tra cui molte donne in cinta e bambini.

Fondazione Hopen Onlus

La Fondazione Hopen Onlus promuove iniziative che in risposta ai bisogni delle persone affette da malattie genetiche rare – con specifico riferimento a quelle cosiddette “senza nome” – nonchè in favore delle loro famiglie, per ridurre, attenuare o eliminare del tutto le condizioni di debolezza, emarginazione, sofferenza, solitudine sociale in cui versano.

Progetto 2023, “Casa Hopen – Corso di Musicoterapia”: per il 2023 si intende proseguire il corso di musicoterapia già iniziato nel 2021 destinato a un gruppo di 10 ragazzi affetti da patologie caratterizzate da ritardo nello sviluppo psicomotorio. Le lezioni saranno tenute da un insegnante specializzato, con esperienza nella realizzazione di progetti dedicati a minori affetti da disabilità.

Progetto 2022, “Casa Hopen – Corso di Arte”: focalizzato sull’esperienza artistico-creativa, il corso ha tra i suoi principali obiettivi quello di realizzare un vero e proprio momento di integrazione ed inclusione sociale durante il quale i ragazzi affetti da malattie genetiche rare possano sperimentarsi nella relazione con l’altro e nell’espressione della propria emotività attraverso l’arte. Con la devoluzione è stato possibile mettere a disposizione dei ragazzi differenti materiali come matite colorate, colori a cera, pennarelli, pennelli e colori acrilici, DAS e creta per la realizzazione di progetti artistici che potessero ricondurre all’esperienza quotidiana.

Progetto 2021, “Casa Hopen – Corso di Musicoterapia”: il corso intende realizzare un vero e proprio momento di integrazione ed inclusione sociale durante il quale i ragazzi possano sperimentarsi nella relazione con l’altro e nell’espressione della propria emotività. Le attività previste dal programma, vedranno l’alternarsi di momenti di canto (in gruppo e singolo). Inoltre, i partecipanti impareranno a suonare specifici strumenti impiegati nella musicoterapia. Ogni partecipante verrà seguito da educatori specializzati e volontari, in un rapporto 1:1.
Casa Hopen ha reso possibile il raggiungimento di un grande traguardo: riempire il terribile vuoto post scolastico che ogni ragazzo affetto da disabilità di tipo psicomotorio si trova ad affrontare una volta terminata la scuola. Le attività di Casa Hopen si svolgono, infatti, durante tutto l’arco della giornata.
I partecipanti hanno la possibilità di frequentare con regolarità altri ragazzi, stabilire relazioni di amicizia e creare nuove occasioni di incontro.
Il progetto di musicoterapia è iniziato in modalità online per le restrizioni dovute al Covid. Nel mese di settembre Casa Hopen ha finalmente riaperto le porte riproponendo le attività in presenza.
Grazie alla musica, le persone affette da disabilità hanno la possibilità di esprimersi attraverso un nuovo linguaggio maggiormente “libero” ma, al tempo stesso, la pratica di esercizi guidati da un insegnate esperto, consente loro di imparare a rispettare regole specifiche. La gestione dell’autocontrollo non è infatti una cosa scontata per chi è portatore di una forma di disabilità (soprattutto psichica), ma è elemento di fondamentale importanza per la convivenza con gli altri e la socializzazione.

Progetto 2020, “Casa Hopen – Progetto Scultura”: il progetto, focalizzato sull’esperienza artistico-creativa, ha consentito ai ragazzi affetti da malattie genetiche rare di lavorare alla realizzazione di creazioni riconducibili al profilo dell’arte visiva, sperimentando se stessi nella pittura e rappresentando le proprie emozioni attraverso l’utilizzo dei colori e delle forme. I corsi, svolti interamente in modalità online a causa della pandemia, hanno rafforzato lo spirito di gruppo, il legame tra i ragazzi e donato ai genitori la possibilità di organizzare con profitto la routine quotidiana dei propri figli durante il difficile periodo dell’emergenza sanitaria.

Progetto 2018, “Casa Hopen – Centro unico per l’inclusione sociale”: il progetto intende strutturare, in modo permanente, un unico Centro che rappresenti un punto di ritrovo quotidiano, un grande spazio comune, nel quale i ragazzi con disabilità si incontrino, pratichino sport e si sperimentino in attività creative per sviluppare autonomia ed autostima.
Con la devoluzione è stato possibile allestire gli ambienti interni di Casa Hopen, in particolar modo la grande aula centrale, dedicata ai laboratori creativi ed ai momenti di pausa tra i corsi in programma per la giornata.

Progetto 2017, “Inserimento in contesti lavorativi”: il progetto si occupa di creare una cultura dell’indipendenza e dell’autonomia di persone con disabilità intellettive strutturando un approccio formativo finalizzato all’inserimento lavorativo dei ragazzi con malattie genetiche rare.
Con la devoluzioni è stato possibile formare persone con disabilità, monitorare i tutor sulle competenze acquisite e supportare il personale specializzato in affiancamento dedicato al percorso formativo.
Inoltre, sono state comprate divise, uniformi, materiale da lavoro ed è stata fornita assistenza tecnologica.

ANGSA Biella Onlus

ANGSA Biella (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) è una associazione di volontariato nata nel 2007 dall’esigenza di coordinare le risorse del territorio rispetto all’autismo e valorizzare le diverse esperienze provinciali e locali. Nel 2013 viene inaugurata la Casa per l’Autismo, centro privato nel Comune di Candelo, in cui operatori specializzati erogano attività educative a circa 30 fra bambini e ragazzi autistici.

ANGSA Biella opera sul territorio per sostenere e supportare le famiglie, promuovere la ricerca scientifica e la formazione degli operatori, tutelare i diritti civili a favore delle persone autistiche e con disturbi generalizzati dello sviluppo, affinché sia loro garantito il diritto inalienabile a una vita libera e tutelata, il più possibile indipendente, nel rispetto della loro dignità e del principio delle pari opportunità.

Progetto 2020, Progetto 2022, Progetto 2023 “Comunicazione, Autonomia, Apprendimento con l’approccio ABA”: l’iniziativa si propone di offrire percorsi psicoeducativi ad approccio ABA per la presa in carico di persone con disturbo dello spettro autistico. L’approccio ABA ( Applied Behavior Analysis – Analisi Applicata del comportamento), è una strategia di intervento educativo validato dalle Linee Guida Internazionali per il trattamento del disturbo dello spettro autistico e rappresenta uno dei modelli di intervento maggiormente riconosciuti ai fini scientifici. Con la devoluzione, ogni anno sono stati presi in carico 40 bambini e ragazzi di varie età con disturbo dello spettro autistico  per un periodo di 9 mesi, a cui sono stati proposti percorsi psico-educativi progettati e condotti da 13 operatori specializzati.

Progetto 2017, “Casa per l’autismo”: servizi educativi aggiornati, professionali, avanzati. Garantire la evoluzione delle metodologie di valutazione diagnostica e educativa al passo con le più recenti disposizioni sanitarie a livello nazionale e rispondere alle sollecitazioni delle famiglie per sempre più evoluti trattamenti.
Il progetto sostiene in particolare l’acquisto e applicazione di test Ados II, che permette la valutazione e diagnosi dei disturbi dello spettro autistico dai 12 mesi all’età adulta attraverso l’osservazione standardizzata del comportamento mediante l’uso di oggetti e codifica.

AIL Biella Fondazione Clelio Angelino

La fondazione biellese, che rappresenta l’Associazione piemontese contro le Leucemie e l’AIL nazionale nella provincia di Biella, ha come finalità interventi nel settore sanitario per migliorare l’assistenza e la cura dei malati emato-oncologici e per favorire l’attività di studio e di ricerca nel campo.

Con le devoluzioni viene sostenuto il servizio di Assistenza domiciliare per i pazienti emopatici. L’assistenza domiciliare fornisce al paziente, in una fase critica della malattia, tutto il supporto necessario senza costringerlo a lasciare il proprio domicilio ed evitando lunghi ricoveri ospedalieri. Offre: supporto trasfusionale, monitoraggio del paziente durante la terapia trasfusionale e pulizia/mantenimento dei sistemi venosi centrali (Biella).