Domus Laetitiae Onlus

Domus Laetitiae Società Cooperativa Sociale di Solidarietà ONLUS

Progetto “Bottega dei Mestieri”: laboratorio occupazionale per persone con disabilità e vulnerabilità sociali che non riescono ad inserirsi all’interno del mercato del lavoro (anche protetto) nella provincia di Biella. Nello specifico Bottega coinvolge circa 40 persone con disabilità e fragilità sociali e circa una decina di persone adulte con disabilità conseguente a stroke, trauma cranico o malattie degenerative che hanno concluso il proprio percorso riabilitativo.

L’obiettivo principale è quello di sviluppare una microeconomia sostenibile attraverso la promozione di un’occupazione dignitosa del tempo mediante la valorizzazione delle competenze socio-professionali anche delle persone che non possono sostenere un contesto lavorativo in termini di profitto e produttività. Il progetto vuole tradurre in azioni i principi di welfare generativo in cui la persona che riceve aiuto si responsabilizza, diventando portatrice di competenze e abilità restituite al territorio.

Il servizio ha subito una chiusura da marzo a maggio 2020 a partire dal lockdown, durante il quale si è subito avviato un lavoro di riprogettazione degli interventi: sono state organizzate telefonate e videochiamate alle famiglie come sostegno per affrontare la nuova quotidianità, conversazioni di gruppo con supporto tecnologico e attività individuali per i bottegai.

In fase iniziale l’obiettivo del progetto era di aumentare l’utenza del 20 percento. L’emergenza COVID – 19 e le limitazioni dovute alle norme di prevenzione di diffusione del virus non hanno permesso, ad oggi, di aumentare l’utenza. Le azioni del progetto Bottega dei Mestieri si sono quindi concentrate sull’incentivare nuove attività e strategie educative, rivolte ai beneficiari già in carico, con l’obiettivo generale di migliorare la qualità della vita delle persone e delle loro famiglie alla luce dell’emergenza sanitaria e delle sue conseguenze a lungo termine.

Nel primo semestre 2022, le azioni del progetto Bottega dei Mestieri si sono concentrate sull’incentivare nuove attività e nuove collaborazioni, lasciandosi dietro due anni di pandemia complesse che hanno limitato non solo l’erogazione del servizio ma anche le relazioni modificando a volte modalità educative. Nello specifico si sono focalizzati su 3 azioni principali:

– ideazione e realizzazione di laboratori occupazionali in collaborazione con artigiani e realtà del territorio che mirano al miglioramento delle abilità e delle competenze dei destinatari;

– creazione di kit e prodotti artigianali realizzati dai destinatari e commissionati dalle realtà locali coinvolte con l’obiettivo di ampliare la rete di Bottega dei Mestieri sul territorio;

– coinvolgimento di giovani del territorio in attività di volontariato all’interno della Bottega dei Mestieri finalizzato a favorire una cultura dell’inclusione.

Il Porto dei Piccoli

Il Porto dei piccoli: mare, gioco e cultura per i bambini in ospedale

Portare il mare a tutti i bambini che affrontano la malattia perché attraverso il gioco possano ritrovare gioia e serenità, salpando insieme ogni giorno verso fantastiche avventure lontane dall’ospedale e dal luogo di degenza.

Questa è la mission del Porto di piccoli, associazione nata nel 2005 da un’idea di Gloria Camurati e che, partendo dall’istituto Giannina Gaslini di Genova, in 18 anni ha raggiunto tantissimi bambini in diverse regioni italiane, avviando collaborazioni con i principali centri pediatrici italiani.

Progetto 2021 – 2022 – 2023 “Sport@Home”: approvato dal Ministero dello Sport, il progetto nasce dal desiderio di migliorare le condizioni psico-fisiche dei bambini utilizzando lo sport, che ha un potere terapeutico importante sia dal punto di vista psicologico che fisico soprattutto per bambini che vivono in condizioni delicate dovute alla loro malattia. Grazie al progetto viene data l’opportunità di praticare un’attività ludico sportiva a distanza, ad un minimo di 100 beneficiari prestando particolare attenzione alle fragilità di ciascuno. Avviato a marzo 2021 in modalità online, oggi si svolge anche in presenza. Inoltre in collaborazione con Decathlon è stata realizzata una serie di video tutorial online per esercizi che possono essere eseguiti facilmente a casa e in poco tempo.

Progetto 2019 – 2020, “Family Care2”: progetto nato per portare supporto psicologico e psico-educativo a bambini in cura domiciliare che non hanno la possibilità di trascorre una vita nella “normalità”.
Seguendo un percorso di gioco e conoscenza, stimolante ed innovativo, bambini e genitori sono coinvolti da operatori specializzati in molteplici attività il cui scopo è far vivere il luogo “casa” non in chiave terapeutica ma con le connotazioni di affettività, svago e crescita che aveva prima della malattia.
Con la devoluzione sono state finanziate 5 borse di studio per la formazioni di nuovi operatori impegnati a garantire un servizio continuativo nelle pediatrie per bambini che necessitano di intervento a casa.
Dal 18 marzo 2020, a causa dell’emergenza COVID19, nonostante non sia possibile la presenza fisica degli operatori, Il Porto dei piccoli continua a fornire supporto ludico-pedagogico e didattico ai bambini e alle loro famiglie attraverso la comunicazione digitale.
Non solo, sono in via di realizzazione attività online anche con i bambini ricoverati in strutture ospedaliere.

Fondazione Azione contro la Fame Italia

Progetto 2022, “Prevenzione e gestione della malnutrizione acuta”: il progetto si concentra in 51 villaggi di Palghar, in India, un distretto particolarmente colpito dalla malnutrizione, con un intervento integrato a supporto della salute dei bambini sotto i 5 anni di età e delle donne incinte e in allattamento, con attività di cura e prevenzione della malnutrizione e di supporto alla sicurezza alimentare promuovendo orti comunitari gestiti da donne.

Progetto 2021, “Emergenza Covid-19 in India”: a causa della pandemia il progetto “Programma di Supporto Sociale e Nutrizionale ad Antananarivo, in Madagascar nel contesto post COVID-19” è stato convertito a supporto dell’Emergenza Covid-19 in India, a sostegno delle famiglie che assistono un malato Covid presso la propria abitazione.
Con la devoluzione sono stati distribuiti 800 Home Care Kit, che includono: mascherine, guanti, disinfettanti, termometro, sapone per il lavaggio delle mani, detersivo per gli abiti e per utensili.

Progetto 2018, “Supporto sociale e nutrizionale”: migliorare la sicurezza nutrizionale della popolazione attraverso un intervento multisettoriale in nutrizione, salute, pratiche di assistenza e supporto psicosociale attraverso il centro nutrizionale CASAN ad Antananarivo (Madagascar).

Il progetto finanziato da Sella SGR è parte di un più ampio intervento nel contesto urbano della capitale del Madagascar. Nel corso del 2018 è stato possibile curare dalla malnutrizione acuta e cronica 1500 bambini tra 6 e 59 mesi e 180 bambini al di sotto dei 2 anni. Inoltre, 600 coppie mamma-bambino e 350 genitori hanno ricevuto cure psico-sociali.

Fondazione Hopen Onlus

La Fondazione Hopen Onlus promuove iniziative che in risposta ai bisogni delle persone affette da malattie genetiche rare – con specifico riferimento a quelle cosiddette “senza nome” – nonchè in favore delle loro famiglie, per ridurre, attenuare o eliminare del tutto le condizioni di debolezza, emarginazione, sofferenza, solitudine sociale in cui versano.

Progetto 2023, “Casa Hopen – Corso di Musicoterapia”: per il 2023 si intende proseguire il corso di musicoterapia già iniziato nel 2021 destinato a un gruppo di 10 ragazzi affetti da patologie caratterizzate da ritardo nello sviluppo psicomotorio. Le lezioni saranno tenute da un insegnante specializzato, con esperienza nella realizzazione di progetti dedicati a minori affetti da disabilità.

Progetto 2022, “Casa Hopen – Corso di Arte”: focalizzato sull’esperienza artistico-creativa, il corso ha tra i suoi principali obiettivi quello di realizzare un vero e proprio momento di integrazione ed inclusione sociale durante il quale i ragazzi affetti da malattie genetiche rare possano sperimentarsi nella relazione con l’altro e nell’espressione della propria emotività attraverso l’arte. Con la devoluzione è stato possibile mettere a disposizione dei ragazzi differenti materiali come matite colorate, colori a cera, pennarelli, pennelli e colori acrilici, DAS e creta per la realizzazione di progetti artistici che potessero ricondurre all’esperienza quotidiana.

Progetto 2021, “Casa Hopen – Corso di Musicoterapia”: il corso intende realizzare un vero e proprio momento di integrazione ed inclusione sociale durante il quale i ragazzi possano sperimentarsi nella relazione con l’altro e nell’espressione della propria emotività. Le attività previste dal programma, vedranno l’alternarsi di momenti di canto (in gruppo e singolo). Inoltre, i partecipanti impareranno a suonare specifici strumenti impiegati nella musicoterapia. Ogni partecipante verrà seguito da educatori specializzati e volontari, in un rapporto 1:1.
Casa Hopen ha reso possibile il raggiungimento di un grande traguardo: riempire il terribile vuoto post scolastico che ogni ragazzo affetto da disabilità di tipo psicomotorio si trova ad affrontare una volta terminata la scuola. Le attività di Casa Hopen si svolgono, infatti, durante tutto l’arco della giornata.
I partecipanti hanno la possibilità di frequentare con regolarità altri ragazzi, stabilire relazioni di amicizia e creare nuove occasioni di incontro.
Il progetto di musicoterapia è iniziato in modalità online per le restrizioni dovute al Covid. Nel mese di settembre Casa Hopen ha finalmente riaperto le porte riproponendo le attività in presenza.
Grazie alla musica, le persone affette da disabilità hanno la possibilità di esprimersi attraverso un nuovo linguaggio maggiormente “libero” ma, al tempo stesso, la pratica di esercizi guidati da un insegnate esperto, consente loro di imparare a rispettare regole specifiche. La gestione dell’autocontrollo non è infatti una cosa scontata per chi è portatore di una forma di disabilità (soprattutto psichica), ma è elemento di fondamentale importanza per la convivenza con gli altri e la socializzazione.

Progetto 2020, “Casa Hopen – Progetto Scultura”: il progetto, focalizzato sull’esperienza artistico-creativa, ha consentito ai ragazzi affetti da malattie genetiche rare di lavorare alla realizzazione di creazioni riconducibili al profilo dell’arte visiva, sperimentando se stessi nella pittura e rappresentando le proprie emozioni attraverso l’utilizzo dei colori e delle forme. I corsi, svolti interamente in modalità online a causa della pandemia, hanno rafforzato lo spirito di gruppo, il legame tra i ragazzi e donato ai genitori la possibilità di organizzare con profitto la routine quotidiana dei propri figli durante il difficile periodo dell’emergenza sanitaria.

Progetto 2018, “Casa Hopen – Centro unico per l’inclusione sociale”: il progetto intende strutturare, in modo permanente, un unico Centro che rappresenti un punto di ritrovo quotidiano, un grande spazio comune, nel quale i ragazzi con disabilità si incontrino, pratichino sport e si sperimentino in attività creative per sviluppare autonomia ed autostima.
Con la devoluzione è stato possibile allestire gli ambienti interni di Casa Hopen, in particolar modo la grande aula centrale, dedicata ai laboratori creativi ed ai momenti di pausa tra i corsi in programma per la giornata.

Progetto 2017, “Inserimento in contesti lavorativi”: il progetto si occupa di creare una cultura dell’indipendenza e dell’autonomia di persone con disabilità intellettive strutturando un approccio formativo finalizzato all’inserimento lavorativo dei ragazzi con malattie genetiche rare.
Con la devoluzioni è stato possibile formare persone con disabilità, monitorare i tutor sulle competenze acquisite e supportare il personale specializzato in affiancamento dedicato al percorso formativo.
Inoltre, sono state comprate divise, uniformi, materiale da lavoro ed è stata fornita assistenza tecnologica.

AIL Biella Fondazione Clelio Angelino

La fondazione biellese, che rappresenta l’Associazione piemontese contro le Leucemie e l’AIL nazionale nella provincia di Biella, ha come finalità interventi nel settore sanitario per migliorare l’assistenza e la cura dei malati emato-oncologici e per favorire l’attività di studio e di ricerca nel campo.

Con le devoluzioni viene sostenuto il servizio di Assistenza domiciliare per i pazienti emopatici. L’assistenza domiciliare fornisce al paziente, in una fase critica della malattia, tutto il supporto necessario senza costringerlo a lasciare il proprio domicilio ed evitando lunghi ricoveri ospedalieri. Offre: supporto trasfusionale, monitoraggio del paziente durante la terapia trasfusionale e pulizia/mantenimento dei sistemi venosi centrali (Biella).