Associazione Istituto Beata Vergine Addolorata

Lo scopo dell’Istituto Beata Vergine Addolorata (IBVA) è quello di assistere ed educare, integrando e supplendo all’opera delle famiglie, i minori provenienti da famiglie in difficoltà.

Il progetto “Abitare Solidale – Una casa per l’inclusione sociale” intende accompagnare verso l’autonomia abitativa e l’inclusione sociale nuclei familiari in situazione di emergenza abitativa attraverso l’accoglienza in mini appartamenti e la presa in carico di tutti i membri del nucleo familiare. A partire da una mappatura a 360° della situazione di fragilità, le educatrici formuleranno un progetto di affiancamento per genitori e figli.

Durante l’anno 2022 i 9 appartamenti del progetto “Abitare Solidale” hanno ospitato 10 nuclei familiari in emergenza abitativa. Le educatrici hanno lavorato intensamente con ciascuno di essi attraverso un meticoloso lavoro di relazione e mediazione educativa riuscendo a portarne 9 alla piena autonomia. Con la devoluzione è stato possibile garantire a questi nuclei familiari le utenze e gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria indispensabili per le abitazioni che li ospitavano.

Associazione SERMIG Re.Te. per lo Sviluppo Onlus

Lo scopo dell’organizzazione è quello di raccogliere disponibilità materiali, spirituali, culturali, lavorative e di preghiera, a favore dello sviluppo e della solidarietà tra i popoli al fine della piena realizzazione dei diritti civili fondamentali dell’uomo e contro tutte le povertà, con priorità assoluta per quelle che si manifestano nei Paesi in via di sviluppo.

Il progetto “Mkiu Gravity Water project” concerne la realizzazione di un acquedotto a caduta per l’approvvigionamento di acqua sicura per il villaggio di Mkiu e per gli insediamenti circostanti del territorio – con un bacino di utenza di circa 5.000 persone. La adeguata, stabile, sostenibile disponibilità di acqua sicura per il consumo umano è il tassello fondamentale che sostiene e rilancia ogni altra iniziativa per il miglioramento delle opportunità e della qualità della vita della gente. La cattiva qualità dell’acqua è tuttora la principale causa di malattia – gastroenteriti, dissenteria, tifo… – e quindi sottosviluppo delle comunità.

Il progetto intende sviluppare un metodo e delle capacità di gestione sostenibile delle risorse idriche esistenti – sia in termini di economicità di gestione, che di efficiente uso dell’acqua.

Mabasta

L’associazione Mabasta (Movimento Anti Bullismo Animato da Studenti Adolescenti) è attiva dal 2016 sul fronte della lotta al bullismo “dal basso”, da parte dei giovani stessi. È costituita e animata da un gruppo di ragazze e ragazzi di 15 anni ed è guidato dal Team leader e co-fondatore Mirko Cazzato (20 anni – unico studente europeo nella Top 10 del “Global Student Prize 2021”), e da un docente referente, Daniele Manni (pluri-premiato in Italia e all’estero).

Il Modello Mabasta è un originale e innovativo protocollo di 6 azioni svolte dagli studenti stessi e utili a prevenire e contrastare ogni forma di bullismo e cyberbullismo.

Il progetto prevede l’introduzione e l’applicazione del “Modello Mabasta” in nove scuole medie in tutta Italia (tre al nord, tre al centro e tre al sud), orientativamente 180 classi, ovvero, 4.500 studenti e studentesse.

Tra ottobre e dicembre 2022 sono state visitate 18 scuole, 204 classi ed è stato possibile incontrare e interagire con 4.850 studenti, rendendoli protagonisti del Modello Mabasta, nelle seguenti città: Altamura (Ba), Aradeo (Le), Arnesano (Le), Augusta (Sr), Codogno (), Fasano (Br), Favara (Ag), Galatina (Le), Gallipoli (Le), Gragnano (Na), Lecce, Licata (Ag), Pavullo (Mo), Ribera (Ag), Sassuolo (Mo), Sciacca (Ag), Trepuzzi (Le).

Per il 2023 è prevista l’introduzione e l’applicazione del “Modello Mabasta” ad altre in scuole medie in tutta Italia. Il progetto prevede la fornitura completa di tutti i materiali previsti dal “Modello” (pieghevoli illustrativi, formulari “MabaTest”, “BulliBox”, attestati e spille per “Bulliziotte e Bulliziotti”, locandine di “Classi debullizzate”, poster, roll-up), oltre ad incontri on line con le scuole, utili all’illustrazione e alla formazione degli alunni e dei docenti coinvolti.

LILT Associazione Provinciale Milano Monza Brianza APS

La Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori  – Associazione Provinciale Milano Monza Brianza APS è un’associazione nata nel 1948 con l’obiettivo di essere al servizio delle persone e del loro diritto a essere informate, aver accesso alle cure e vivere con dignità, anche nella malattia.

I pilastri della missione di LILT sono la prevenzione, diagnosi precoce e assistenza ai malati. L’associazione infatti promuove e realizza iniziative volte a far conoscere, potenziare e valorizzare la prevenzione, la diagnosi precoce e la ricerca in campo oncologico e risponde ai bisogni dei malati e delle loro famiglie, in condizioni economicamente disagiate, con concreti servizi di assistenza.

Il progetto “Corpo e mente – Art-lab: percorso di resilienza, nel nuovo Spazio Parentesi LILT” propone percorsi di riabilitazione con l’obiettivo di migliorare la qualità assistenziale e il clima terapeutico per i pazienti oncologici. Attraverso percorsi di informazione, attività ludiche, artistiche e di sensibilizzazione ai sani stili di vita, si vuole infatti favorire la resilienza del malato, incoraggiare la ricostruzione di relazioni e conoscenze.

Con la devoluzione sono stati realizzati: un programma artistico composto da corsi di manualità artistica, pittura, laboratorio di arte meditativa, un programma aggregativo e di approfondimento culturale, un programma motorio e di training sensoriale composto da corsi di pratiche meditative, risveglio muscolare, movimento posturale, yoga, coccole estetiche.

A.gen.d.a. – Associazione Genitori di Disabili Odv

A.gen.d.a. è un’associazione di genitori con figli con disabilità di tipo diverso che organizza convegni informativi su temi riguardanti la disabilità, promuove azioni di sensibilizzazione e coinvolgimento delle istituzioni e dell’opinione pubblica verso le problematiche dell’handicap, fornisce supporto informativo su normative, agevolazioni fiscali e altro riguardanti la disabilità.

Il progetto “Un passo dopo l’altro – Esperimenti di autonomia abitativa” intende promuovere l’autonomia dei giovani disabili con ritardo mentale medio-lieve in ambito casalingo, stradale, di gestione del denaro e più in generale sociale, associandolo ad un progressivo distacco dalla famiglia in vista di una futura vita indipendente in realtà protette (casa-famiglia, gruppi appartamento) e per porre le basi ad un futuro “dopo di noi” meno traumatico.

Il progetto si è svolto nelle date: 14-16 ottobre, 11-13 novembre, 9-11 dicembre 2022 e ha coinvolto complessivamente 11 ragazzi. I periodi di residenzialità proposti sono stati diversi a seconda del gruppo a cui fanno parte i ragazzi: per il gruppo denominato “junior” i cinque partecipanti, che hanno da poco iniziato a frequentare il laboratorio di sviluppo dell’autonomia, sono stati proposti tre weekend mentre il gruppo “Senior” composto da ragazzi che frequentano il laboratorio da tempo ha avuto modo di fare l’esperienza di residenzialità su sei giorni. Per entrambi i gruppi la finalità è stata di sperimentare le competenze e le abilità acquisite in sede laboratoriale.

Fondazione Respiro Libero Onlus

Progetto “Respiro Libero”: l’iniziativa portata avanti dalla Fondazione Respiro Libero Onlus è finalizzata all’ammodernamento tecnologico, ristrutturazione e umanizzazione degli spazi presso il reparto di pneumologia pediatrica dell’Ospedale Regina Margherita di Torino, oltre che all’incremento delle stanze da 9 a 13. Le stanze saranno dotate di sistemi tecnologici all’avanguardia, ad esempio per quanto riguarda la filtrazione dell’aria, la ventilazione polmonare, il monitoraggio cardiorespiratorio e i sistemi di insonorizzazione.

A otto mesi dall’apertura del cantiere, martedì 22 novembre 2022 è stata inaugurata l’area degenza del nuovo reparto di Pneumologia pediatrica Grazia e Corrado Tadolini dell’ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino.

iSemprevivi coop sociale

La cooperativa sociale iSemprevivi è uno spin-off dell’associazione iSemprevivi ETS che si occupa di integrazione delle persone con malattia psichiatrica attraverso percorsi riabilitativi a supporto dei malati psichiatrici e a sostegno delle loro famiglie. La cooperativa considera la riabilitazione psichiatrica come un puzzle costituito da tre pezzi, dove ogni pezzo corrisponde a un’area della vita che necessita di essere riattivata. Il primo è quello del riconoscimento della propria dignità di persona ottenuto attraverso la cura delle relazioni; il secondo corrisponde al bisogno di una struttura abitativa che funga da “base sicura”; il terzo è quello inerente alla domanda lavorativa.

Con il progetto 2021, 2022 “# sempre-bar; #sempre-gelato, Job Station“, la cooperativa di lavoro intende investire le proprie risorse, umane e finanziarie, per la realizzazione del terzo tassello mancate per il completamento del puzzle riabilitativo, quello del lavoro. L’attività si dipanerà attraverso un laboratorio di gelateria artigianale, la realizzazione di un ambiente dedicato allo smartworking (job station), e la gestione di una attività commerciale interna (bar parrocchiale).

Con le devoluzioni, è stato possibile consentire alle persone con malattia psichiatrica di:

  • lavorare come cameriere e/o bar man presso il bar “Attimi”, all’interno dell’oratorio di San Pietro in Sala (sede centrale dell’Associazione). Chi lavora da “Attimi” ha la possibilità di imparare tutte le mansioni base di un bar, oltre che a curare gli eventi che vengono programmati;
  • lavorare all’interno del laboratorio di gelateria e pasticceria da cui escono i prodotti che vengono venduti e serviti al bar. Con la supervisione di una pasticceria professionista, gli utenti sono così in grado di apprendere come si usano i macchinari e i tempi di un laboratorio professionale;
  • lavorare all’interno della Job Station, offrendo una duplice possibilità: alle aziende esterne di assumere persone appartenenti alla fascia protetta senza dover averle fisicamente in azienda, ai nostri utenti di svolgere un lavoro digitalizzato, introducendoli al mondo informatico e tecnologico.

Tengo al Togo

Tengo al Togo è un progetto solidale nato da un’idea di Ciro Cirillo e Anna Maria Vighetto. L’obiettivo iniziale prevedeva una piccola ma concreta risposta alla richiesta d’aiuto di un sacerdote togolese, il quale chiedeva assistenza sanitaria di base per una comunità di bambini e giovani nei pressi di Tohouédéhoué  nel cuore della foresta tropicale, che è uno dei 47 villaggi che costituiscono il più grande cantone di Asrama. Con il passare del tempo le attività si sono ampliate e si sono sviluppate sempre di più verso il cuore del cantone. Gli obiettivi dell’associazione sono quelli di garantire salute, dignità ed educazione agli abitanti del cantone di Asrama.

Il progetto “Una scuola ad Asrama” intende recuperare e ricostruire il complesso liceale esistente nel cantone di Asrama (Togo) per consentire agli alunni dei villaggi di poter proseguire gli studi.

A settembre 2021 è stato posato l’ultimo mattone del liceo: il più grande progetto di Tengo al Togo portato a termine, in appena due anni, durante la più grande crisi globale degli ultimi decenni.

Una struttura capace di ospitare circa 700 alunni e altri 500 della scuola media, perché anche gli studenti delle medie usavano questa struttura in quanto non ve ne sono altre.

Nel 2022, la nuova parte del progetto si poneva l’obiettivo di costruire un’aula insegnanti e un laboratorio didattico.

Nei mesi successivi l’inoltro della candidatura, le situazioni e le priorità di Asrama sono cambiate. L’associazione ha quindi deciso di rimandare il progetto di costruzione dell’aula e di rispondere al vero bisogno della comunità utilizzando la devoluzione per acquistare un’ambulanza che consente agli abitanti bisognosi di cure urgenti di poter raggiungere l’ospedale più vicino.

Con la devoluzione del 2023, è stato possibile proseguire il progetto del liceo del cantone di Asrama con la costruzione di un’aula insegnanti e un’aula informatica, specificamente richiesta dai responsabili del liceo, che hanno ritenuto urgente per garantire la formazione in campo informatico come premessa indispensabile per ulteriori attività formative.

Fondazione Edo ed Elvo Tempia Onlus

La Fondazione Edo ed Elvo Tempia ONLUS svolge attività di utilità sociale nel settore assistenziale e sanitario per la tutela della salute umana in ambito oncologico.

Il progetto “3Tx3N: TRE Team per migliorare diagnosi e cura dei tumori al seno TRIPLI-Negativi” intende studiare uno strumento per migliorare diagnosi e cura dei tumori al seno tripli-negativi, che sono molto eterogenei ma vengono trattati quasi sempre nello stesso modo. L’obiettivo è quello di definire uno standard diagnostico da offrire agli ospedali e consentire alle pazienti l’accesso a protocolli terapeutici mirati.
Con la devoluzione, nel 2021 sono stati analizzati 72 campioni di tumore al seno triplo negativo (TNBC), provenienti dall’ASL di Biella o dal Policlinico Gemelli di Roma.

Il progetto di ricerca è terminato nel 2022; i risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista scientifica internazionale Human Genomics.

AIL Onlus

AIL Onlus promuove in Italia lo sviluppo della ricerca scientifica nel campo dei tumori del sangue e favorisce il miglioramento dei servizi e dell’assistenza socio sanitaria dei malati ematologici.

Progetto “Car t cell therapy for primary mediastinal large b-cell lymphomas (pmbcl): a prospective evaluation of early response biomarkers in the real life“: lo scopo dello studio è definire una strategia e la tempistica per monitorare la risposta alla terapia cellulare nei pazienti affetti da linfoma.
Con la devoluzione, la prima fase del progetto si è occupata di ottimizzare un “pannello” disegnato in modo specifico per coprire regioni ricorrentemente mutate nei linfomi primitivi del mediastino per l’analisi mediante Cancer Personalized Profiling by Deep Sequencing (CAPP-seq).

Per avvalorare e aumentare il potere statistico dei primi risultati ottenuti durante la prima fase, nel 2022 la coorte di pazienti presi in analisi è stata ampliata per un totale di 26 pazienti recidivati o refrattari a terapie standard, trattati con cellule CAR T.