Fondazione Corti Onlus

La Fondazione Corti, fondata nel 1993 per volontà dei medici Piero Corti e Lucille Teasdale, ha come scopo il sostegno e l’assistenza del St. Mary’s Hospital Lacor, uno dei maggiori ospedali non profit dell’Africa Equatoriale situato a Gulu, nel nord dell’Uganda.

Grazie alla dedizione di Piero e Lucille, il Lacor, nato come piccolo ospedale missionario, è diventato una importante realtà di cura per una vastissima regione nel cuore dell’Africa, sfidando guerre, gravi epidemie, carenze strutturali, economiche e di personale.

L’obiettivo della Fondazione è quello di avere un ospedale accessibile a tutti, garantendo le migliori cure possibili al maggior numero di persone, in particolare a quelle più indigenti.

Il Progetto RBF (Result Based Financing) si basa su una verifica trimestrale di qualità e quantità dei servizi offerti.  L’approccio RBF ha dimostrato, negli ultimi anni, di essere un importante strumento di miglioramento per tutto il personale, dai medici agli inservienti.

Nei primi mesi del 2023 il team qualità dell’ospedale, guidato dal Dr. Emmanuel Ochola, Epidemiologo responsabile del progetto e Deputy Institutional Director dell’ospedale, ha condotto un importante attività di revisione delle checklist utilizzate per le verifiche di qualità e di preparazione delle checklist per l’estensione dell’RBF ai reparti di Chirurgia e Traumatologia.

I beneficiari delle cure pediatriche dell’ospedale sostenuti con l’importo devoluto per i primi 3 trimestri 2023 sono stati 336.

I beneficiari totali delle cure pediatriche dell’ospedale per tutto l’anno solare 2022 sono stati 61.406, di cui 1.796 sostenuti con l’importo devoluto.

I beneficiari totali delle cure pediatriche dell’ospedale per tutto l’anno solare 2019 sono stati 58.542, di cui 706 sostenuti con l’importo devoluto.

I beneficiari totali delle cure pediatriche dell’ospedale per tutto l’anno solare 2018 sono stati 51.844, di cui 1.919 sostenuti con l’importo devoluto.

I beneficiari del 2017 sostenuti con l’importo devoluto sono stati 672, tra cui molte donne in cinta e bambini.

Ingegneria Senza Frontiere

Takku Bey, coltiviamo insieme: il progetto sostenuto vuole garantire la sicurezza alimentare per 450 donne e 700 bambini del villaggi rurali dei comuni di Yène e Diass in Senegal attraverso attività che garantiscono l’accesso diretto al cibo e all’acqua potabile e attività rivolte al miglioramento delle pratiche nutrizionali, sanitarie ed igieniche e attraverso un’adeguata formazione, il rafforzamento delle capacità produttive e l’avvio di un programma di microcredito per la generazione di reddito e la promozione dell’imprenditorialità femminile ad alto valore sociale.

Il progetto si è sviluppato attraverso due attività:
– sviluppo di una strategia commerciale: è stato concepito un logo per il GIE Takku Liguey Dagga Dialaw, declinato nel packaging dei prodotti, nel piano di comunicazione e commercializzazione;
– allestimento di un punto vendita inaugurato a novembre: è stato progettato un punto vendita nel Centro di trasformazione, che comprende una sala vendite all’interno e uno spazio attrezzato all’esterno.
Grazie al contributo di Sella SGR è stata realizzata una veranda per la vendita di frutta e verdura, sono stati effettuati i primi acquisti all’ingrosso e alcune materie prime per la produzione di sciroppi e altri prodotti.

Mission Bambini

Emergenza terremoto Centro Italia:una cucina per Cittareale. Cittareale è un Comune di 400 abitanti, a circa 20 km da Amatrice. Risulta tra le località maggiormente colpite dal terremoto del 24 agosto. Il progetto consiste nella realizzazione di un nuovo edificio in prefabbricato al cui interno verrà allestita una cucina industriale per poter offrire circa 100 pasti al giorno: 40 bambini della scuola dell’infanzia e primaria adiacente, 60 tra insegnanti e lavoratori di uffici installati nelle circostanze in seguito al terremoto (Comune, Poste, Ambulatori, uno SPRAR per 26 richiedenti asilo che già alloggiavano a Cittareale). La necessità di realizzare una cucina è dovuta anche al fatto che non vi sono al momento ristoratori in zona in grado di fornire i pasti per la scuola, in quanto tutti gravemente colpiti dal terremoto.

Associazione Impegnarsi Serve Onlus

L’associazione sostiene progetti di sviluppo accanto ai missionari della Consolata, operando al servizio dei più bisognosi in più parti del mondo. Nel dettaglio, il progetto sostenuto è “Dalla coca al cacao”, un progetto di auto-sostenibilità per la produzione e trasformazione del cacao presso le comunità contadine della regione del Bajo Rio Caguan, in Colombia, promosso dai Missionari della Consolata, dal Vicariato apostolico di S. Vicente e coordinato dal comitato di Cacaoteros de Remolino del Caguàn.

Unione Genitori Italiani contro il tumore dei bambini

L’UGI è un’associazione nata a Torino al fine di promuovere e sostenere progetti per migliorare l’assistenza medica e sociale dei bambini e ragazzi affetti da tumore. Il progetto sostenuto si pone l’obiettivo di fornire un supporto sociale e psicologico durante e dopo le cure oncologiche coinvolgendo le zone del biellese, del canavese e della Valle d’Aosta.

AIL Biella Fondazione Clelio Angelino

La fondazione biellese, che rappresenta l’Associazione piemontese contro le Leucemie e l’AIL nazionale nella provincia di Biella, ha come finalità interventi nel settore sanitario per migliorare l’assistenza e la cura dei malati emato-oncologici e per favorire l’attività di studio e di ricerca nel campo. Sarà in particolare sostenuto il progetto LaborARTE, che prevede di migliorare il benessere dei bambini, aiutandoli a trovare il proprio equilibrio ed a rafforzare la propria interiorità e l’autostima attraverso lo svolgimento di diverse attività artistiche e ludiche.

Associazione CasaOz Onlus

L’Associazione CasaOz ETS nasce nel 2005 da un gruppo di persone di Torino che hanno scelto di mettersi a disposizione delle famiglie in cui vi sia un bambino malato.

CasaOz si prefigge di accogliere e accompagnare i bambini e ragazzi che vivono la malattia, le loro famiglia e tutti coloro che stanno accanto a loro e li aiutano a migliorare la propria condizione: ogni bambino malato può giocare, imparare, fare i compiti seguito da educatori professionali e volontari e ritrovare una quotidianità che cura; chi assiste il proprio bambino in ospedale può riposarsi, fare una doccia, mangiare e prendere un caffè in compagnia; chi viene da lontano trova ospitalità nelle ResidenzeOz.

Il progetto 2023 “Molino di Cavoretto. Quotidianità che cura… e oltre” nasce dalla necessità dell’associazione di avere una nuova sede per accogliere e aiutare sempre più persone. Attraverso la riqualificazione urbana e ambientale il progetto ha come scopo il recupero dell’edificio e dello spazio circostante di Molino di Cavoretto, per creare un’area di interesse collettivo. Un rinnovato luogo in cui interagiscano soggetti differenti e, nella loro interazione, ritrovino e ricostruiscano strategie e azioni di recupero di benessere e crescita. Bambini e ragazzi con malattia e disabilità, adolescenti con disturbi neuropsichiatrici, persone che vivono nella comunità circostante, aziende e soggetti che vengono al Molino per la peculiarità delle attività che si svolgono e per la bellezza del luogo.

Il progetto 2016, 2017, 2018 “Creiamo contesti inclusivi” promuove l’inclusione sociale di minori e rispettive famiglie che vivono l’esperienza della malattia/disabilità sviluppando contesti inclusivi (in CasaOz /MagazziniOz/ territorio) e percorsi di autonomizzazione ampliando qualitativamente e quantitativamente la rete sul territorio.
Più in specifico i laboratori favoriscono: socializzazione, recupero dell’autostima, valorizzazione di risorse e potenzialità della persona, identificazione di modalità comunicative e di espressione.
I laboratori si inquadrano nella progettualità personalizzata definita dall’equipe educativa per ogni ospite.

Con le devoluzioni si sono tenuti circa 200 appuntamenti laboratoriali che hanno visto la partecipazione complessiva di 120 ragazzi e 20 adulti. Inoltre, le famiglie sono state coinvolte attivamente nella realizzazione di 11 cicli di laboratori inclusivi.

 

San Giuseppe Aosta Onlus

Casa Speranza: il progetto sostenuto è il Centro di accoglienza “Casa Sperantei” di Campina in Romania, un luogo dedicato alla prima accoglienza per i bambini abbandonati e per le ragazze madri in situazioni di difficoltà.

Caritas Diocesana di Biella

Casa Torrione: il progetto, promosso dalla Caritas Diocesana, prevede la gestione di un condominio solidale a Biella per accogliere donne in situazione di emergenza abitativa con varie problematiche di disagio.